Affari balneari

In prossimità delle vacanze personali, che comporteranno la momentanea sospensione delle pubblicazioni sino a fine mese, rimarrei nell'atmosfera estiva prendendo spunto da alcuni fatterelli che, messi l'uno sull'altro sulla stampa quotidiana di oggi, danno la temperatura del momento e qualche motivo di riflessione.

Ero al bar, per l'ormai consueta colazione mattutina, quando gli occhi mi cadono sulla cronaca di Roma, pagine interne del Messaggero, dove due notizie campeggiano con titoli "acchiappalettori".
"Scandalo al sole: topless troppo sexy contestato da una mamma" - recita il primo e, quasi di spalla se non ricordo male, "Coppia gay cacciata dalla spiaggia a Capocotta. L'Arcigay chiede i danni" - titola il secondo.
Ritrovo entrambi gli articoli nell'edizione on-line, come da link, e mi inoltro nella lettura che la fretta precedente aveva impedito.
Poi, nel corso della giornata, mi imbatto anche nella notizia riportata dal Corriere fiorentino.it  - articolazione gigliata del Corriere - che titola: "Manifesti troppo osè, il Comune li fa togliere".

Tutti fatti locali pubblicati nello stesso giorno e avvenuti per il medesimo motivo; la protesta scandalizzata di alcuni cittadini di fronte ad esibizioni(smi) erotico/ammiccanti espliciti - femminili ed omosessuali - in luoghi pubblici.
Non ho molta voglia di commentare - mi sento già in vacanza - e mi limito a segnalare gli episodi perché chi legge se ne possa formare un'idea personale ed un'opinione autonoma; ma una considerazione di ordine generale ed un interrogativo aperto li voglio lasciare comunque.
Chi ha ragione?
Chi rivendica il "diritto" ad esibire pubblicamente le proprie "intimità" senza limiti e senza riguardi per nessuno?
Oppure, come io credo, chi rivendica il diritto a vedere rispettata la propria sensibilità soggettiva, anche di fronte a manifestazioni personali più degne di una camera da letto privata che di un luogo aperto allo sguardo di tutti?
Chiamatemi talebano, se volete, ma io, al riguardo, non ho alcun dubbio: il rispetto degli altri ha un valore pari, se non superiore, all'integralismo delle "libertà personali".
Modernità o meno alla quale ci si voglia appigliare...
Il tutto, dopo "le coccole" di cui sopra, forma un interessante quadro d'insieme delle contraddizioni culturali e dei valori di coesistenza tra le quali e tra i quali viviamo quotidianamente, ancor più nel periodo estivo.

Buone vacanze a tutti.....