Superfemmina




Navigare sul web è un po' come mettersi alla finestra di casa per guardare il mondo che scorre.
Certo, quello che scorre sotto la finestra non è tutto il mondo, che per essere conosciuto nella sua interezza necessita di ben altri punti e strumenti di osservazione.
Sin qui credo che si possa essere tutti d'accordo.
Quindi mi limiterò a raccontare quello che si vede dalla finestra di casa mia dove ferve parecchia vita.
Potrei anche scoprire che è lo stesso scenario che si vede sotto tante altre finestre; chi può saperlo?
Bene, l'ultima volta che mi sono affacciato - ma anche tante altre volte prima era già successo - ho visto passare una razza superiore che camminava con aria altezzosa, inarcando il bel sopracciglio elegante davanti al vulgo della razza inferiore e amministrando la propria benevolenza con studiata e compiaciuta parsimonia.
Mi sembra di sentirle già le contestazioni dei black block del pensiero progressista: «ma che sei razzista?...tu farnetichi...c'hai le allucinazioni....le razze superiori sono l'invenzione ideologica di qualche folle delirante....ma vatti a curare» e via di seguito.
Invece vi dico che l'ho vista, anche se non mi credete, e ne sono rimasto ogni volta impressionato benché non sia un tipo particolarmente impressionabile, in genere.
In qualche occasione ha pure alzato il dito accusatore contro qualche passante che non si voleva inchinare, per farlo prelevare dai suoi servi e portarlo chissà dove, a fargli chissà cosa.
Non faceva il passo dell'oca ma incuteva ugualmente un terrore irrazionale, tanto che nessuno si azzardava ad avvicinarla e tutti, o quasi, si prostravano al suo passaggio.
Ho provato anche a darmi qualche pizzicotto ogni volta che l'ho vista, perché ho sempre avuto il sospetto di essere in un sogno - anzi, in un incubo - ma, niente da fare; la razza superiore stava ancora e sempre lì sotto, ancheggiante e sprezzante come prima.
Ero completamente dentro alla «sostanza della realtà» per quanto non ci volessi credere neanche io.
"La sostanza della realtà."
Già, è proprio così che viene definita su "Scena Illustrata sul web" - sito di informazione culturale, si legge in alto a destra di questo luogo di intelletti puri - «la superiorità biologica e psichica della donna».
A cui deve aggiungersi, pure in pessimo italiano, una chiosa inquietante: "scientificamente dimostrata"; ergo, la sostanza della realtà.
Infatti, questo gaio luogo di sapere è anche fucina di produzione scientifica, come peraltro dimostrano in modo più che esauriente gli argomenti dell'articolo sulla razza superiore, aggiornati ai più solidi protocolli di ricerca tanto da condurre alle seguenti, inappellabili, risultanze.
Le donne vivono più a lungo perché sono poco propense ai rischi, quindi agli stress e quindi alle malattie. Ci sono, inoltre, i dati essenziali che le donne non soffrono di impotenza maschile (ma davvero....!?), che hanno più beni al sole degli uomini, i quali si illudono di governare il mondo perché, in realtà, sono loro stessi governati dalle donne che, pertanto, stanno un gradino sopra e amen.
Sin qui, ineccepibile, direi; un modello esplicativo inattaccabile.
Ma non solo - e qui viene il bello, dopo lo splendore argomentativo precedente ascoltiamo ancora la voce della "Scienza" - quei poveri sfigati dei "maschi" perdono, durante la gestazione (che tra l'altro concede alle donne il dono del sapere ultimo), tutta una serie di connessioni cerebrali assolutamente «qualificanti - si legge nella dottissima dissertazione - nei confronti dell'ambiente e di sé stessi».
Finalmente, era ora che qualcuno documentasse, dati alla mano, la sostanza della realtà! Che cavolo! (scusate l'ardore, ma di fronte a tanta evidenza scientifica non si può fare a meno di entusiasmarsi...)
Talché, concludono queste cime inarrivabili dell'umano sapere, «...si potrebbe dire che - approfondendo adeguatamente e specialisticamente tutti i fattori storici, statistici, psicosomatici, neurologici etc.- emerge evidente la naturale e pregiudiziale superiorità biologica e psichica della donna, anche se le cose sembrano essere andate alquanto diversamente, a livello di storia del genere umano.»
Persino i black block del pensiero progressista infatti tacciono ammutoliti davanti al maestoso edificio teoretico testé illustrato; anzi, qualcuno annuisce silenziosamente ma convintamente, riconvertito alla teoria della razza superiore contro ogni pronostico.
Un vero trionfo della scienza e della verità.

Devo essere sincero, ho visto anche altre cose affacciato alla mia finestrella.
Ho visto passare tutti i premi Nobel 2011, uno dietro l'altro, li ho guardati, li ho contati e ne ho tratto le seguenti somme: i premi per la medicina, la fisica, la chimica, la letteratura e l'economia sono andati a dieci uomini, tutti di sesso maschile accertato, salvo complicazioni.
Il premio Nobel per la pace - quello che hanno dato pure a Obama per non avere fatto nulla tranne che essere nato nero - a tre donne, le quali hanno operato per il progresso delle donne (ma il Nobel non dovrebbe avere ambizioni universali...?) le quali, evidentemente, devono avere qualcosa a che fare con la pace, anche se non è molto chiaro il perché, visto che vogliono essere considerate una razza superiore.
Allora mi sono allontanato dalla mia finestra rinfrancato.
Perché sino a quando superfemmina avrà bisogno di «maschi» che le spieghino per davvero «la sostanza della realtà», pure con quelle povere connessioni cerebrali claudicanti, sicuramente non le tornerà comodo portarci nei campi di concentramento.
E sono andato a dormire tranquillo, perché non succederà mai.