La dominatrice

Seguire blog tematici potrebbe sembrare una perdita di tempo e invece non lo è affatto.
Non parlo di quei blog insignificanti, numerosissimi sulla rete - letteratura low cost faidaté - nei quali i dilettantismi verbali vengono mescolati alla messinscena di improbabili psicodrammi personali (la mistica del diario pubblico) con l'immancabile condimento di qualche bella frase ad effetto da tramandare ai posteri perché non abbiano a dimenticare; chissà che, poi....:)

Parlo di quelli a tema, dove si cerca di approfondire una qualche materia di interesse generale, con tanto di dati, segnalazioni documentali o testimonianze di vita altrimenti inaccessibili.
Nel caso della QM, ad esempio, seguire alcuni blog "femminilisti" si rivela una fonte preziosa di notizie, di tendenze psicosociali e di realtà nascoste - usualmente confinate nell'indeterminatezza del "sentito dire" - che assumono, in quei trafiletti gettati nella rete come messaggi nella bottiglia, una tangibilità concreta ed un gancio insperato di conferme.
"Seguire" l'avversaria - che, del resto, vuole essere "seguita", altrimenti non si scomoderebbe a scrivere un blog - si è già rivelato istruttivo con Anna Zavaritt, giornalista del Sole24ore, vera miniera di spunti, di cui si è già detto in questa sede e di cui molto altro tornerò a dire sfruttando il torrente di dati, con tanto di relative distorsioni, messi a disposizione da colei.

Ma si rivela addirittura gustosissimo con un'altra vecchia conoscenza: quella Alice Ayres che, dai neuroni elettronici di Playboy, ci propina il "what women want" a getto continuo, con un'autoreferenzialità talmente sfacciata da risultare quasi esilarante.
 L'ultima della "bravaccia" Ayres - che se non è, vuole sicuramente apparire come una tipa di quelle veramente toste - è condensata in poche, sintomatiche frasi, da lettino dello psicanalista:
"amo sedurre e non essere sedotta.....rappresentare l'oggetto del desiderio maschile, beh, quello mi riesce benissimo, soprattutto se posso prendermi gioco dell'uomo di turno, provocarlo, confonderlo, scappare"
Questo e tutto il resto dei giochi di potere che - secondo la nostra mangiatrice di uomini - rappresenterebbe "il potere del mistero" (non quello della fica, del mistero...) lo potete leggere dalle sue stesse parole con le quali ci dimostra come sia brava a padroneggiare un uomo, forte del suo "mistero" (traduzione: forte della sua fica, soprattutto se esposta in minigonna).
La poveretta avrebbe addirittura la pretesa di tirare fuori il lato animale del perseguitato di turno - un poveraccio pescato a caso - senza mai parlarci del suo piacere, del suo orgasmo, del suo sesso (quello di lei, non di lui).
Ma quello è uno strumento, un mezzo - per alicetta - non è uno scopo; se ne sarà accorta?
...............
Lei fa finta di parlarci di quanto è brava a letto ma ci sta parlando solo del suo incommensurabile potere; quello della sua fica.
Così, tanto per confondere le acque delle sue elucubrazioni da wonderwoman, conclude: "me ne sono andata lasciandolo a fare i conti con il suo inaspettato 'lato b'. Non conosceva nulla di me, ma evidentemente nemmeno troppo di se stesso."

E tu - alicetta  - pensi davvero di conoscere un decimo della te stessa che reciti?
(ora ci vorrebbero tante faccette che ridono a crepapelle come sto facendo io...)))))))
)))))))))))))))))