Dal ventre profondo del blog emergono interrogativi intelligenti e salaci.
- Cosa avrà mai voluto dimostrare, 'sta "santa donna"? - si chiede quanto mai opportunamente uno degli animatori del nostro sito, commentando a margine dell'articolo - Il dominio maschile - la più recente notizia dell'inganno in cui sono caduti i calciatori del campionato inglese, Diouf, Bullard, Tonge e Duke?
Bella domanda!
Cerchiamo una risposta dotata di senso compiuto.
In attesa di occuparci di cose più sostanziose, anche cercare risposte a questo tipo di interrogativi aiuta ad orientarsi nel melmoso mondo postfemminista.
Per chi non ne fosse a conoscenza, la notizia è apparsa sul Corriere di oggi, con un titolo che illustra in modo eloquente di quale scoop giornalistico possa trattarsi: "Giornalista inglese si finge escort ed adesca 4 star della Premier League".
Insomma, siamo nell'orizzonte naturale e nella riserva di caccia privilegiata del mondo femminile: il pettegolezzo.
Reso ancora più appetitoso, per i palati femminili, se di pettegolezzo sessuale si tratta e di questo, infatti, si tratta: in generale, come tutti sappiamo, il sesso sparlato sta alle donne come le chiacchiere calcistiche stanno agli uomini.
Ma entriamo nel merito della nobilissima vicenda.
"Armata solo di un abito succinto, tacchi altissimi e quell'espressione da «wannabe wag», aspirante fidanzata di un calciatore" Lauren Veveers - reporter del londinese Daily Star - si getta nei locali notturni con la mission giornalistica di adescare calciatori famosi e spingerli al sesso mercenario.
Dunque, oltre all'obiettivo di spettegolare sugli uomini fine a sé stesso, troviamo l'altro grimaldello tipico della psicologia femminile: l'inganno.
Certo, un'inganno meno decoroso di quello che Penelope metteva letterariamente in atto contro i Proci, con la sua tela fatta di giorno e disfatta segretamente di notte, ma sempre di quel tradizionale "mezzuccio" femminile si tratta; anche secoli dopo, le cose cambiano nella forma ma non nella sostanza.
La vicenda ci dice, inoltre, un'altra cosa: ossia, che per una donna piacente, anche minimamente piacente purché sessualmente disponibile, è un gioco da ragazzi reperire amanti in quantità libere - addirittura belli, ricchi e famosi - e arrivare persino a farsi pagare per la propria disponibilità sessuale.
Quindi, cominciando ad intravedere la luce nel tunnel dei significati, possiamo concluderne che una qualunque tizia ha qualcosa che un uomo - non un uomo qualunque, ma un uomo importante, ricco e famoso - non possiede affatto: il potere sessuale.
Dunque, cosa voleva dimostrare Lauren Veveers - reporter del londinese Daily Star - fingendosi una puttana d'alto bordo con il fine di incastrare calciatori famosi?
Ma è semplice: di avere un potere che gli uomini, anche quelli più invidiati, non hanno.
Il potere del proprio sesso.
O, forse, voleva dimostrare qualcosa di diverso? ....qualcosa che ha a che fare con la moralità?
Ma, seriamente; è davvero pensabile che chi si serve dell'inganno a scopi di pettegolezzo abbia qualche titolo, anche minimo, per parlare di moralità...?